la fabbrica era…
Anno 1928. Via Locarno corre lungo la campagna di Losone: un edificio, solitario, prende il posto di un boschetto di castagni. È la Fabbrica di mobili Mornaghini (nel paese é già attiva quella della famiglia Broggini), coraggioso slancio impreditoriale in un contesto decisamente contadino! Qui vi trovano lavoro una decina di operai.
Poi viene la guerra, tutto si blocca, c’è il razionamento (anche del legno!) e chi pensa ancora a comperare mobili? Ci pensa la Fabbrica a cambiare tipo di produzione: si fabbricheranno zoccoli poichè, venendo a mancare il cuoio la produzione di scarpe è ferma. Dal 1940 fino al 1942 la ditta, con una quarantina di operai, fornisce zoccoli di svariate forme in tutta la Svizzera.
Malgrado il perdurare della guerra le frontiere non sono più così impermeabili e per la ditta Mornaghini si tratta di trovare nuovi sbocchi. Si presenta “uno Svizzero tedesco” ideatore di un brevetto di gioco mobile in legno in cerca di una ditta che ne realizzi la fabbricazione. Ecco che fino alla fine della guerra questa nuova produzione dà lavoro, chi a casa e chi in fabbrica, a un centinaio di persone. (Pare che i soldati americani abbiano ricevuto in un dono di Natale di quell’anno anche uno di questi giochi).
Poi la Fabbrica torna alla sua prima vocazione: produzione di mobili, attività svolta fino al 1987. Anno 1995: l’immobile cambia di proprietario il cui primo intento è quello di costruirvi un garage che però non viene realizzato e prende vita la fabbrica in cui trova spazio anche una falegnameria che costruisce mobili e arredamenti su misura… che sia un destino?
Si trova in via Locarno 43, arteria pulsante di traffico: ma nonostante questo, resta forse ancora il tempo a chi la percorre di vedere un vecchio edificio che s’imbianca, o dei sassi di fiume magicamente sospesi, o un prato di palloncini bianchi (gli ultimi che hanno resistito alla notte è venuto a prenderli un bambino in bicicletta dicendo che li avrebbe usati per un compleanno), o delle baracche che scompaiono, una grande tenda bianca accompagnata da un carrozzone ben curato, spostamenti di terra e una costruzione cresciuta in “un attimo”… tutte tracce della vivace vita che pulsa in questo pezzetto di terra del Comune di Losone. Si vuole realizzare un’interessante proposta: dare uno spazio all’espressione creativa nella sua forma più ampia, superando il concetto di arte nobile e meno pura.
Arte e artigianato vanno a braccetto ben sapendo che contenuto e contenitore acquistano senso uno dall’altro. Per questo, contemporaneamente, a la fabbrica trovano spazio una scuola di musica, degli ateliers e delle sale dove si balla e ci si muove tutti ugualmente alla ricerca, ma non nello stesso modo, di quella spinta interiore che vale la pena di seguire.